Antonio Cosentino

 

I bambini, come è noto, non si stancano di fare domande e, anche, di quelle che possono imbarazzare l’adulto. Ma non per questo il bambino è un filosofo nato. Se la Philosophy for children (P4C) ha titoli di legittimità, essi sono altri. In ogni caso, il suo obiettivo primario, con bambini di 5-6 anni, è quello di trasformare un gruppo in una “comunità di ricerca” mediante l’interiorizzazione della logica e dell’etica del dialogo.

 

Parole chiave: bambino-filosofo, comunità di ricerca, P4C, dialogo

 

 

Philosophical children

 

It is well known that children never tire of asking questions, even those that may disconcert adults. But this does not mean that children are natural born philosophers. The legitimacy of Philosophy for children (P4C) lies elsewhere. In any case, with 5 and 6 year old children, its primary aim is to transform a group into a “community of inquiry”, through the internalisation of the logic and ethics of dialogue.

 

Keywords: philosophical-child, community of inquiry, P4C, dialogue

 

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Infanzia, n. 1 gennaio-marzo 2017

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