Claudia Cacchioni

 

Il dispositivo cinematografico è ritenuto uno strumento idoneo per la formazione di chi si occupa della cura dei bambini. Ci sono film che parlano con il linguaggio dell’inconscio, riuscendo a rappresentare con stile narrativo quei modelli interpretativi della psicoanalisi sullo sviluppo di madri e bambini, altrimenti difficili da comprendere. Non c’è un intento cosciente nel regista, ma un’intuizione che il formatore può utilizzare per fare del suo lavoro un apprendere dall’esperienza.

 

Parole chiave: film, workshop, social dreaming, psicoanalisi, maternità

 

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Infanzia, n. 2 aprile-giugno 2019

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