Ingrid Engdahl

 

Nonostante la pandemia, in Svezia i servizi educativi rivolti ai bambini da 1 a 5 anni sono rimasti sempre aperti, senza ignorare le raccomandazioni dell’ Agenzia svedese per la salute pubblica. La considerazione era che la chiusura dei servizi avrebbe avuto un impatto negativo su tutta la società. Nel contesto svedese i diritti dei bambini trovano una concreta attuazione sulla base  delle modalità attraverso le quali è organizzata l’offerta educativa per i servizi dell’ infanzia, centrata sulla qualità dell’ esperienze, sul ruolo e relazione tra le famiglie, educatori e insegnanti.

 

Parole chiave: servizi per l’infanzia, Svezia, Covid-19, diritti dei bambini

 

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Infanzia, n. 3 luglio-settembre 2021

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